Loading...
Splendido menu ufficiale, probabilmente legato alla nascita della moderna Aviazione Italiana

Menu per un pranzo ufficiale di Vittorio Emanuele III, Roma, 8 aprile 1923.

  • CATEGORIA
  • NAZIONE
  • Secolo
  • ANNO
  • Rarità
  • GIORNO
  • SPEDIZIONE
  • NOME CORRELATO
Italia, Roma
1923
8/10
8 aprile 1923
GRATUITA

235,00 

CATEGORIA

NAZIONE

Italia, Roma

SECOLO

ANNO

1923

GIORNO

8 aprile 1923

Rarità

8/10

SPEDIZIONE

GRATUITA

NOME COLLEGATO

235,00 

Menu per un pranzo ufficiale di Vittorio Emanuele III, Roma, 8 aprile 1923.
Formato chiuso 170×90 mm, formato aperto 170×180 mm. Custodia a libretto in cartoncino leggero beige con impreeso in oro e argento lo stemma sabaudo circondato da duplice motto ‘FERT’. Agli angoli esterni della coperta elaborati fleuron cantonali impressi anch’essi in oro e argento. All’interno un foglio in sottile carta lucida riporta il menu del giorno, impresso in inchiostro bistro. Laccetto di chiusura originale.

Splendido menu di un pranzo ufficiale romano di Vittorio Emanuele III, che ormai conta come il due di coppe – regnando bastoni. Con il primo gennaio del 1923 viene infatti sciolta la Guardia Regia, sostituita dalla milizia fascista e la monarchia comincia a scomparire dal ruolo pubblico effettivo e decisionale nonostante le dimostrazioni di devozione e fedeltà – popolari e politiche – registrate in occasione delle visite del re a Napoli e a Torino. E l’otto di Aprile Vittorio Emanuele è a Roma, probabilmente per qualche evento legato alla nascita della Regia Aviazione, come da atto normativo 685, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 di aprile, appena quattro giorni prima di questo pranzo.

Nel menu campeggia lo stemma sabaudo in rilievo e in oro, ma il servizio è ridotto, indizio di una sobrietà lontana dai pasti ufficiali di prima della Grande Guerra! Il primo piatto di riso s’ispira alle conquiste coloniali: un Riso alla creola che non lascia alcuna traccia di sé ai posteri… Probabilmente un piatto d’invenzione effimera e strettamente collegata all’occasione! Gli altri piatti del menu li ritroviamo in varie pubblicazioni del Capo Cuoco del Re, Amedeo Pettini e possiamo quindi conoscerne le preparazioni. Il Pesce Ragno è il Labrax Lupus – comunemente noto come branzino ed ha cottura simile al salmone, in metà acqua e metà vino che pone in risalto la delicatezza della di lui carne, accompagnata da una semplice Maionese.

I Piselli – considerati da Pettini una delle verdure più delicate – vengono presentati all’inglese, cioè con crostini di pane fritti o, come si legge in un’altra versione della ricetta, con pasta sfogliata, ghiacciati e con zucchero. L’arrosto è di Tacchine, che normalmente vengono lardellate per essere cotte allo spiedo, rigorosamente umettato col burro e servite col Crescione.

Il Gelato è un doppio omaggio alla casa reale con il composto di Crema alla Savoiarda e la Pasta Margherita con l’abbinamento dell’immancabile Gran Spumante Gancia, mentre per tutto il pasto è stato servito il principe dei vini: il Barbaresco, in questo caso con l’indicazione del produttore Manissero, indicazione di produzione che troviamo anche nell’aperitivo servito: un Camastro Tasca.

VISTI DI RECENTE

VISTI DI RECENTE