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Johann Gutenberg

L’invenzione di Johannes Gutenberg della stampa a caratteri mobili nel XV secolo è stata un punto di svolta nella storia dell’umanità. Ha permesso la produzione di libri e testi in quantità mai viste prima, portando alla diffusione della conoscenza e delle idee in tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo il lavoro di Gutenberg e l’impatto che la sua invenzione ha avuto sulla società.

La vita di Johannes Gutenberg
Nato intorno al 1400 a Magonza, in Germania, Gutenberg era un orefice e un stampatore. Ha trascorso gran parte della sua vita lavorando su varie invenzioni, tra cui la stampa a caratteri mobili. Nel 1448, Gutenberg creò la sua prima stampa a caratteri mobili, utilizzando caratteri in piombo fuso. Questa invenzione ha permesso di stampare libri in modo più efficiente, rapido e preciso di quanto non fosse mai stato possibile in precedenza, quando la diffusione del testo era affidata ai copisti e agli amanuensi che lavoravano copiando nuovi manoscritti da manoscritti precedenti.

L’impatto della stampa a caratteri mobili
L’invenzione di Gutenberg ha permesso la produzione in massa di libri, che a sua volta ha portato alla diffusione della conoscenza in tutto il mondo. Prima della stampa, i libri erano copiati a mano, un processo che richiedeva molto tempo e che limitava la diffusione di informazioni. Grazie alla stampa, invece, è stato possibile produrre più copie di un libro in meno tempo, rendendolo più accessibile a un pubblico più ampio.

Gutenberg e la Bibbia di Gutenberg
Una delle prime opere stampate da Gutenberg è stata la Bibbia di Gutenberg, che è considerata, ovviamente, uno dei libri più importanti nella storia della stampa ed è considerato il Santo Graal del collezionismo. Si conoscono 49 esemplari ancora esistenti al mondo del primo libro a stampa della Storia, di cui solo 21 completi. L’ultimo esemplare passato sul mercato, nel 1987, fu la copia di Estelle Doheny battuta in asta dalla compagnia di librai giapponesi Maruzen per 4,900,000.00 $ più diritti ed acquistata poi dalla Keio University. Pubblicata nel 1455, la Bibbia di Gutenberg era composta da due volumi, per un totale di 1.286 pagine. Questa opera è stata una dimostrazione del potere della stampa a caratteri mobili e ha cambiato per sempre la produzione di libri. Molto più comuni sul mercato sono i cosiddetti Noble Fragments della Bibbia di Gutenberg: fogli singoli, bifolii o interi fascicoli provenienti dalla collezione del bibliografo Thomas Frognall Dibdin che, avendo acquistato un esemplare scompleto della Bibbia di Gutenberg da John Harris nel 1827, provvide a smembrarla, immettendo sul mercato parti di essa. Questi Noble Fragments, spesso accompagnati da un testo a stampa e da una legatura creati dallo stesso Dibdin, appaiono tuttora abbastanza regolarmente sul mercato a cifre che vanno dai 40,000$ ai 100,000$.


Dalla collezione digitale dell’Harry Ransom Center of the University of Texas at Austin

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